All’indomani dell’approvazione della Carta “deontologica” di Firenze sul precariato, da parte del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, viva soddisfazione è stata espressa dai colleghi giornalisti che, come me, hanno partecipato alle varie fasi della stesura della Carta. Ecco il comunicato stampa diffuso per la circostanza. Potrai sottoscrivere il documento seguendo le indicazioni in calce.
Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione per l’approvazione della “Carta di Firenze” da parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Il fatto che la nuova carta deontologica per la tutela dei diritti e del lavoro dei giornalisti non dipendenti sia stata ratificata dal Consiglio dell’Ordine all’unanimità, con sole tre astensioni e senza alcuna modifica rispetto al testo approvato per acclamazione dall’assemblea aperta del 7-8 ottobre a Firenze, è un segnale forte e chiaro che si sta creando una nuova coscienza nella categoria.
Crediamo che con questa approvazione sia fatto un importantissimo passo in avanti per la tutela dei giornalisti non inquadrati come dipendenti, che non sono e non possono più venir considerati “giornalisti di serie b” o carne da macello del sistema dell’informazione.
Avendo partecipato in vario modo – come freelance dell’Ordine, della Fnsi, dei gruppi di base – alle fasi propositive, ai gruppi di lavoro e ai lavori di commissione e assembleari per l’analisi degli emendamenti proposti, possiamo testimoniare quanto ascolto, dialogo, verifica e lavoro aperto sia stato fatto nei mesi sulla bozza della Carta di Firenze.
Possiamo quindi dire che è nata veramente “dalla base”, dalle richieste dei colleghi freelance, collaboratori e precari, ma che si è poi sviluppata grazie ad un rispettoso confronto e lavoro gomito a gomito tra freelance e contrattualizzati sensibili a queste tematiche.
La Carta è nata per sancire il principio della solidarietà tra tutti i giornalisti e non lasciare alibi per mantenere nelle redazioni situazioni di sfruttamento lesive sia della dignità professionale che della qualità dell’informazione.
Ora dobbiamo far sì che questa “Carta” non resti solo “sulla carta”, chiusa in un cassetto e poi ignorata. Deve invece divenirela “Carta viva” di tutta la categoria, per la tutela del lavoro di tutti i giornalisti senza distinzioni, e in ultima analisi per la qualità dell’informazione resa ai cittadini.
E in questo senso ci impegneremo.
Maurizio Bekar
Anna Bruno
Antonella Cardone
Nicola Chiarini
Maria Giovanna Faiella
Dario Fidora
Saverio Paffumi
Il testo è aperto a ulteriori adesioni. Chi lo volesse sottoscrivere lo segnali tramite i primi 7 firmatari, oppure all’email: giornalistifreelance@gmail.com