Contenuto utile vs contenuto strategico: come distinguere e applicare la differenza nei tuoi progetti * Anna Bruno

Il contenuto è utile. Ma è anche strategico? La domanda che cambia tutto

Molti contenuti sono ben scritti, informativi, curati. Ma non servono a nulla. In questo articolo ti spiego la differenza tra contenuto utile e contenuto strategico e come applicarla per far crescere davvero il tuo progetto nel settore travel o food.

Contenuti utili vs contenuti strategici - Foto ABAI

Molti contenuti sono ben scritti, informativi, curati. Ma non servono a nulla. Perché non basta essere “utili”: un contenuto deve anche essere strategico. In questo articolo ti racconto come distinguere le due cose, con esempi pratici, e come applicare questa differenza nei progetti di comunicazione per il turismo e il food.

1. Cosa intendiamo per “contenuto utile”

Un contenuto utile risponde a una domanda, offre un’informazione chiara, risolve un dubbio. È quel tipo di contenuto che, se ben fatto, può anche posizionarsi su Google o ricevere qualche condivisione. Per esempio: “I 5 migliori software per gestire le prenotazioni di un hotel”. Oppure: “Come scegliere il vino giusto da abbinare a una cena tipica”. Sono articoli utili, certo. Ma non sempre sono strategici.

2. Quando un contenuto è davvero strategico

Un contenuto strategico parte sempre da un obiettivo preciso e da una visione complessiva del progetto. Non è solo ciò che “funziona”, ma ciò che è funzionale. Un contenuto strategico:

  • rientra in un piano editoriale coerente;
  • è pensato per accompagnare un processo (di consapevolezza, decisione, acquisto, fidelizzazione);
  • serve a far evolvere il pubblico in una direzione precisa;
  • è costruito per raggiungere un obiettivo: traffico, lead, vendite, notorietà, reputazione;
  • può essere “utile”, ma soprattutto è funzionale.
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3. Il caso classico: contenuti informativi senza direzione

Ho visto ristoranti scrivere articoli su come si fa la pasta alla carbonara, quando il loro vero valore è la storia di un prodotto locale dimenticato. Ho visto hotel pubblicare post su “cosa vedere a Roma in 3 giorni” senza raccontare nulla del loro approccio all’ospitalità. Il contenuto c’è. Ma non c’è una direzione, non c’è una strategia.

4. Come distinguere i due tipi di contenuto

Poniti queste domande ogni volta che produci (o commissioni) un contenuto:

  • A chi è destinato?
  • Perché stai pubblicando proprio questo?
  • Dove si inserisce nel tuo percorso di comunicazione?
  • Cosa vuoi ottenere da chi lo legge?

Se non riesci a rispondere con chiarezza, forse stai creando un contenuto utile, ma non strategico.

5. Contenuto strategico: un esempio pratico

Supponiamo che tu stia lanciando un nuovo prodotto tipico (una confettura, un olio, un vino). Un contenuto strategico non sarà solo la descrizione del prodotto, ma un racconto che:

  • ne esalta l’origine e la storia (vedi esempio);
  • fa leva sul senso di appartenenza e autenticità;
  • offre un link per assaggiarlo, prenotarlo, regalarlo;
  • si collega ad altri contenuti simili (recensioni, video, email).

6. E se il contenuto utile non bastasse più?

È quello che ho pensato quando ho scritto questo articolo: Perché ho cambiato approccio al marketing digitale. Mi sono resa conto che tanti contenuti che sembravano “utili” non servivano davvero ai miei clienti. Li informavano, sì, ma non li guidavano verso un cambiamento, non li aiutavano a ottenere risultati reali. E allora ho iniziato a cambiare metodo.

7. Da dove si parte per costruire contenuti strategici?

Da una strategia chiara. Come ho spiegato in questo articolo: La strategia viene prima dei contenuti. Senza un piano, senza sapere cosa vuoi ottenere, rischi di parlare a vuoto. Il contenuto strategico nasce da un lavoro più profondo, più lento forse, ma molto più efficace nel tempo.

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8. Un metodo per trasformare contenuti utili in contenuti strategici

  1. Analizza il tuo pubblico e le sue fasi di consapevolezza.
  2. Individua i contenuti chiave per ogni fase.
  3. Collega ogni contenuto a un obiettivo (visibilità, contatto, conversione).
  4. Pianifica collegamenti interni e azioni successive (CTA, link, download).
  5. Monitora i KPI (vedi questo articolo) per capire se stanno funzionando.

9. Conclusione: la strategia fa la differenza

Un contenuto utile ti fa leggere, un contenuto strategico ti fa crescere. Per questo nei miei progetti metto sempre al centro la visione strategica prima della creazione dei contenuti. Se ti riconosci in questo approccio, possiamo confrontarci. Prenota una consulenza gratuita per iniziare a costruire contenuti che servano davvero al tuo progetto. Non solo belli, non solo utili: contenuti che funzionano.



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